Anno dopo anno, il tartan non abbandona le passerelle, regnando sovrano soprattutto nelle collezioni autunno/inverno.
In questo mondo, dove lo stile bon ton di Burberry e i look punk di Vivienne Westwood la fanno da padrone, vive un’umanità sommersa che si occupa di taglio di tessuto a quadri.
E quando si parla di tessuto a quadri, in una sala taglio si ha sempre un po’ di suspense su quello che può succedere.
Questione di cartamodelli, figurini e schede tecniche: tutto deve combaciare e la differenza la fa solo un operatore esperto, che riesce a capire il capo e come sarà cucito.
Le nostre operatrici seguono periodicamente corsi di formazione, affinché siano preparate ad ogni criticità.
Ma siamo anche un’azienda 4.0, a cui piace usare la tecnologia per perfezionare il sapere artigianale.
Anche per il taglio di tessuto a quadri abbiamo voluto organizzarci al meglio, collaborando con FK Group per testare una nuova tecnologia, snella e veloce da applicare, sulla nostra macchina di taglio Tecno Freccia.
Ogni capo ha la sua storia e ogni cartamodello dovrebbe essere studiato per la realizzazione come da figurino. Comprendere l’assemblamento dei diversi tagliati e il modo in cui verranno cuciti è fondamentale per un taglio da manuale.
I tessuti hanno caratteristiche specifiche sia per il tipo di tessitura che per il filato utilizzato. Analizzare il passo del quadro ed esaminare cedibilità e ritiri è necessario per non ritrovarsi, a fine lavorazione, con tagliati che non rispettano le misure richieste.
Questo tipo di studio va fatto su ogni rotolo di tessuto, perché il materiale non è per sua natura stabile e costante.
In un capo scozzese di qualità, ci sono dei punti in cui il quadro deve ricostruirsi, ad esempio nelle cuciture sui fianchi o sulla schiena, spesso anche nelle patte delle tasche o sui colli revers.
Per far sì che una volta cucito, il quadro combaci, nello studio del cartamodello occorre prendere in considerazione ogni dettaglio, margini di cucitura compresi.
Macchine da cucire lineari, tagliacuci e bordatrici hanno un margine di cucitura diverso, e nella fase di taglio deve essere considerato anche quello.
I punti d’incontro delle righe e dei quadri identificati su ogni pezzo del cartamodello (davanti, dietro, maniche, tasche, paramontura, etc), vanno poi riportati a CAD, tenendo sempre in considerazione la costruzione del capo.
Una volta esaminato e compreso il capo e definiti i punti d’incontro del quadro a CAD, si procede con la realizzazione dei piazzati. La prima operazione è quella di ricreare il passo del quadro sul software di piazzamento (noi usiamo il MARKA di Lectra).
Una volta creata la rete, si vanno ad associare i punti del cartamodello con in punti del tessuto, in x e y, in orizzontale e in verticale.
La creazione dei piazzati va studiata alla perfezione, perché oltre a dover essere disposti ad hoc per rispettare il quadro, i piazzati dovranno rispettare anche il consumo del tessuto indicato dal cliente.
Nello stendere i tessuti, solitamente a pannelli, si creano teli di egual misura, che andranno a comporre un materasso perfettamente allineato in trama e cimosa.
Questa è un’operazione totalmente manuale, dove gli operatori controllano la stenditura del tessuto per poi tagliarlo lungo la trama, seguendo la riga tessuta. A volte si usano dei chiodini per far riportare i punti e fermare il materasso.
L’operazione è lunga e di estrema precisione, fondamentale per la buon riuscita del taglio.
Allineare perfettamente il materasso in fase di taglio è fondamentale e viene fatto tramite puntatori laser che, in entrambe le direzioni, ovvero cimosa e trama, ci aiutano a posizionarlo nel modo migliore.
Una volta sistemato il materasso, entra in gioco la tecnologia che stiamo testando con FK Group: una fotocamera istallata sopra al piano di taglio scatta una foto del tessuto, su cui poi va posizionata la matrice da tagliare.
In questo modo velocizziamo quella che era un’operazione prettamente manuale.
Ma non solo.
Spesso i punti studiati a CAD non tornano con la realtà del tessuto perché, ad esempio, è poco stabile.
Il software al taglio, proprio grazie alla foto scattata, ci permette di ritoccare la posizione dei pezzi assicurandoci di tagliare nel punto esatto.
Ogni produzione a quadri richiede una fase preparatoria molto articolata per realizzare il cosiddetto capo staffetta, da presentare al cliente per l’approvazione. Solo allora si potranno organizzare le lavorazioni della sala taglio e avviare finalmente, dopo diverse prove tecniche, la produzione.
Il segreto di un cappotto a quadri altro non è che una miscela di sapere artigianale, esperienza consolidata e innovazione tecnologica.